I fiumi zombificati li nomina Gary Brierley nel suo "Finding the voice of the river", libro che consiglio a tutti gli amanti della natura.
"I fiumi silenziati e zombificati esprimono la loro voce.
I canali fluviali fissati nello spazio e bloccati nel tempo soffocano.
Sono fisicamente e psicologicamente morti e si comportano come fiumi zombificati (da Gleick et al. 2014)!
Il fiume troppo ingegnerizzato è stato messo a tacere; la sua voce è stata portata via (McCully 1996).
Se per un fiume il flusso è il suo battito cardiaco, è necessario un rianimatore".
(...)
Chiara parlerà anche di questo sabato 7 maggio a San Paolo, all´arrivo della terza tappa della marcia per il Tagliamento, un evento coinvolgente adatto a tutti che comincia proprio oggi.
Quello che sta succedendo con il Tagliamento, con questa marcia e con tutte le cose che avete e abbiamo in testa, è la volontà di una collettività che vuole dare voce al fiume.
Il concetto di zombie a me e Chiara piace molto, perchè fa immediatamente passare l´idea di mancanza, semplificazione, e anche morte, propria dei sistemi antropocentrici (quindi del nostro modo classico di vedere la natura). I "rights of nature" e qui piú propriamente "rights of rivers" mettono alla pari la natura e l´uomo, e cosí facendo proteggono la natura da questa zombificazione. E comunque, che il termine piaccia o meno, il discorso principale è quello di unire le parti.
Unire gli interessi, e avvicinare quelli che io nei progetti chiamo conflitti di valori, che sono tutte quei modi di vedere e usufruire del fiume da parte di persone diverse.
Unire gli obiettivi, perchè alla fine quello che conta è che sempre piú persone vogliano effettivamente fare qualcosa per adattarsi al clima che cambia e invertire la tendenza che porta la natura ad abbandonarci (anzi, a morire, direi).
Unirci tramite i valori, che sono l´unico, vero collante che lega tutti al proprio territorio. I valori sono quelli di cui vi abbiamo chiesto con il nostro questionario. I valori dei fiumi sono invisibili, ma sono fondamentali per unire le parti.
Unire le parti vuol dire anche prendere lo zaino e attraversare il nostro fiume, in compagnia o da soli, con seguito mediatico o in sordina, scalzi o a nuoto (!), letteralmente o figurativamente, tutto o a pezzetti. Quello che conta è andare controcorrente insieme.
References
- Brierley, G. (2020). Finding the Voice of the River (192 pp). Palgrave
Macmillan, Springer Nature, Switzerland AG.
- Gleick, P. H., Heberger, M., & Donnelly, K. (2014). Zombie water projects. In
P. H. Gleick (Ed.), The World’s Water (pp. 123–146). Island Press, Washington, DC.
- McCully, P. (1996). Silenced Rivers: The Ecology and Politics of Large Dams.
London: Zed Books.
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