Abito a Lidingö, vicino a Stoccolma e a un 7 km dall´università. Insieme a Jay abbiamo scelto Lidingö perchè é un posto bellissimo, con tanta natura, senza macchine (dove abitiamo), e dista meno di 10 km da entrambi i nostri lavori. Quindi, andiamo sempre in bici.
Un giorno in cui avevo iniziato ad analizzare dei campioni in laboratorio e dovevo essere al lavoro alle 8 (all´alba, per me - e un po´ di piú adesso con Sebastian da portare a scuola), al pomeriggio è arrivata, puntuale, la famigerata nevicata primaverile.
I miei colleghi mi hanno giustamente chiesto "ah ma anche oggi sei in bici?", perchè anche quelli che come me la usano anche d´inverno, avevano visto le previsioni e abbandonato l´idea in favore del trasporto pubblico (che è ottimo).
E quindi mi chiedo, perchè io no?
(forse per la foto?! Non credo, visto il trittico poco più sotto)
![Bird-biking si fa ovunque e comunque. Qui, l´arrivo delle prime oche (c´è anche una pavoncella, ma dovete fidarvi di me, in foto è un puntino qualunque)](https://static.wixstatic.com/media/21a620_b493e90d3d1941759e3fe9c8ab721e3b~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_83,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_b493e90d3d1941759e3fe9c8ab721e3b~mv2.jpg)
C´è una sorta di calma che mi pervade quando la mattina so che metteró i soliti vestiti, useró i soliti guanti e copriscarpe (che la metà delle volte dimentico per poi rendermene conto a metà strada e piedi congelati). Credo sia quella che mi porta a non cambiare. Piú che le ragione ideologiche o ambientali, credo di aver bisogno di quella mezz´ora in cui non posso lavorare, non posso scrivere su un foglio la lista di priorità per la giornata, non posso pensare a tutte le cose che, da madre, mi "perdo" durante il giorno.
![I cuccioli di vedetta](https://static.wixstatic.com/media/21a620_7857e3bd9d7644abad7bc5d0bb85625d~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_175,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_7857e3bd9d7644abad7bc5d0bb85625d~mv2.jpg)
Ho sempre pensato di essere una schiappa in laboratorio.
Durante il dottorato ho dovuto passare settimane, mesi in laboratorio, con i miei campioni di acqua: acqua nel suolo, acqua nell´acquifero sotterraneo, acqua nel fiume. Ricordo con un brivido freddo la sveglia sul telefono, soprattutto quella delle 22. Era impostata una manciata di minuti prima che l´allarme del LIST iniziasse ad urlare fortissimo per darci l´ultimatum: "andatevene a casa!". Senza quella sveglia, mi sarebbe preso un colpo. Questo a dire che non solo non sono una schiappa, ma ho anche tante ore passate in laboratorio alle spalle.
![Uno scatto del mio elettrizzante lavoro in laboratorio](https://static.wixstatic.com/media/21a620_0ada5b9cc741465d83f38e31a95d9280~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_83,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_0ada5b9cc741465d83f38e31a95d9280~mv2.jpg)
Eppure, quando ho dovuto fare analisi di tessitura per i nostri campioni di suolo, mi sono sentita titubante. Sapevo che mi sarei trovata a sentirmi in colpa, con le lacrime agli occhi, sulla bici. Sapevo che avrei fatto fatica ad organizzare il lavoro per via degli orari che il laboratorio impone: prepari i campioni, attendi 16 ore esatte, fai una misura, attendi 6 ore esatte, eccetera. Il dubbio era ottimo, anche perchè devo ancora finire tutti i campioni, il che mi stressa non poco. Ovviamente ho detto di sì e, seppur me ne sia pentita già molte volte, i pro sono molto piú dei contro.
Questo non succede solo a chi è genitore, ma sicuramente a tutti coloro che hanno persone che li aspettano a casa. E sicuramente c´è una percezione distorta particolarmente pressante per chi è madre. Sei sempre in ritardo per qualcosa. Stai sempre saltando qualcosa. E lo dico io, con un compagno che letteralmente fa 50% del lavoro.
Quello che non sapevo è che mi sarei trovata nella bufera di neve primaverile, con la bocca aperta a mangiare i fiocchi! Ho pagato cara la scelta di fermarmi a fare una foto da metter qui sul blog. Il vento era forte (Lidingö è un´isola, e non abbiamo la barca a vela a caso), e mi sono fermata tra una salita e l´altra.
Ed ecco il trittico di cui sopra:
![](https://static.wixstatic.com/media/21a620_a461e50533e44653a3f9bca3aef41985~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_110,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_a461e50533e44653a3f9bca3aef41985~mv2.jpg)
![](https://static.wixstatic.com/media/21a620_c95e860a4e8f4b1cb9c8f37afc4bdb7c~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_110,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_c95e860a4e8f4b1cb9c8f37afc4bdb7c~mv2.jpg)
![](https://static.wixstatic.com/media/21a620_eac94f996f354cd69b9a0e647bdd2469~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_110,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/21a620_eac94f996f354cd69b9a0e647bdd2469~mv2.jpg)
Grazie, bicicletta, per questi momenti semi-meditativi. Grazie, cervello, per dimostrarmi che fare la stessa cosa tutti i giorni sarà un po´ cretino, ma è utile al fisico e alla mente.