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Orchidee e dubbi

Come aiuto a fare riconoscimento, iNaturalist funziona molto bene, perché se si ha una o piú foto di un organismo, si puó contare sull´aiuto di altre persone con molta esperienza


(no comment su quelli come me, che tentano goffamente di fare foto via telefono+binocolo, il che risulta in foto orrende, fuori fuoco e che raffigurano un punto a 500 m di distanza - utile come avere il gps sulla Luna)


Peró se si vuole davvero imparare, è importante anche andare avanti fino a che si puó con il riconoscimento. Per le piante, a casa Scaini abbiamo tanti supporti cartacei, visto che entrambi i miei genitori sono appassionati di piante. Io ormai ricordo pochissimo, ma é sempre un piacere riprendere in mano quei libri che ho sfogliato fin da bambina tentando di capire cosa ci trovassero gli adulti di cosí interessante nel guardare foto di piante.


Di recente ho ricevuto un libro che a casa dei miei starebbe benissimo. Peró questa volta mi è stato spedito dall´autore ed è arrivato fino a Lidingö, ad arricchire la mia piccola libreria, che per lo più ha libri di idrologia e di avifauna dei posti in cui ho viaggiato (quelli del Friuli mi servono a Belgrado!).

Mi é arrivata per posta qualche settimana fa. Una guida, dalle dimensioni contenute e dai contenuti ben bilanciati, delle orchidee spontanee della foce del Tagliamento:


Amo le guide tascabili perchè sono un modo piacevole per scoprire la natura. Poi, le orchidee sono uno spettacolo! Mi ricordano che ci sono tante persone innamorate delle nostre zone, e tante specie che hanno bisogno di un ambiente in equilibrio. Infine, questo libro mi ha fatto capire una cosa importantissima che vi vorrei raccontare.


Io non conosco di persona l´autore del libro. In compenso, Giosuè è una delle tante persone con cui nell´ultimo anno ho avuto modo di scambiare per capire il nostro territorio e cosa per lui io possa fare. Un giorno Giosuè mi ha telefonato per chiedermi delle cose sul Tagliamento, ed io ricordo di avergli detto quello che pensavo, ma che non mi sentivo di dire niente con sicurezza, "perché non sono esperta". Lui mi ha detto subito “E se non parli tu, chi deve parlare?”.


Da quella volta, quando penso di non essere sicura di qualcosa, da amante del dubbio qual sono, ricordo questa frase. Ogni volta che discuto con me stessa qualche aspetto della morfologia del fiume o degli effetti del cambiamento climatico sulla portata, mi ricordo che i miei dubbi sono importantissimi, ma anche che ci sono tante, troppe persone con opinioni non basate su evidenza.


Adesso ho anche un bellissimo libro su una famiglia di piccole meraviglie del nostro territorio, lí sullo scaffale, a ricordarmelo.

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